PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.O.F)



Istituto Comprensivo N° 6


Via Giulio Della Torre 68

19126 La Spezia

Tel. 0187 501042 / 518334, Fax 0187 501042

e-mail: rimedi per disfunzione erettile, Disfunzione erettile, spic81700n@istruzione.it, istcomprensivo6@libero.it

C.F.:91071850118 -C.M. spic81700n






PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
(P.O.F)




Anno Scolastico 2011 – 2012



L'ISTITUTO COMPRENSIVO N. 6


L'Istituto Comprensivo è un modello di organizzazione scolastica che si è andato affermando a partire dalla fine degli anni '90 e che si caratterizza per l'accorpamento, in un' unica istituzione, di scuole dell'infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo grado che operano in un determinato territorio. Questa struttura, che prevede una sola dirigenza, un solo consiglio d'istituto ed un solo collegio docenti, rappresentando un'aggregazione forte, con garanzia di continuità nel tempo, è in grado di gestire in maniera più completa l'autonomia e lo status di personalità giuridica attribuiti ad ogni istituzione scolastica, e risulta certamente più flessibile e adeguata per rispondere alle esigenze formative dell'utenza alla quale è rivolta. Offrendo agli alunni un percorso didattico che si snoda dalla scuola dell'infanzia a quella secondaria di primo grado, l'istituto comprensivo, attraverso una più agevole collaborazione tra i docenti dei diversi ordini e attraverso la condivisione di attività, strumenti di osservazione e progetti, pone le premesse per la realizzazione di un disegno educativo unitario e continuativo. Esso presenta inoltre alle famiglie il vantaggio di mantenere un rapporto di lungo termine con la medesima scuola e favorisce lo sviluppo di una rete di relazioni collaborative tra scuola e territorio.


L'istituto Comprensivo N. 6 è nato nell'anno scolastico 2009/2010, in ottemperanza al piano provinciale per la riorganizzazione della rete scolastica (delibera del consiglio provinciale n. 90 del 5/8/2008). Esso accorpa la scuola dell'infanzia “Beghi”, la scuola dell'infanzia di Fossamastra, la scuola primaria “G. Carducci” e la scuola secondaria di primo grado “U. Mazzini”. Nonostante la recentissima formazione, esso si propone di presentare un'offerta formativa quanto più possibile organica ed unitaria, nella convinzione che l'istanza di continuità verticale richiamata sopra rappresenti un presupposto fondamentale per il pieno successo dell'istituzione scolastica stessa. I diversi plessi così unificati vengono a costituire un solo ed articolato polo educativo che, collegando i quartieri di Canaletto e di Fossamastra con la centralissima piazza Verdi, si avvale dell'operato di istituti scolastici da tempo noti per l'alta qualità del servizio erogato.


Nel rispetto della normativa vigente e delle Indicazioni Programmatiche, l'ISA 6 stende un organico piano di offerta formativa, in cui viene presentata la programmazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa dell'istituto. Il P.O.F è il “documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell'Istituzione scolastica” (DPR 275 del 8/3/99) e rappresenta l'insieme delle proposte della scuola. In considerazione dei diversi bisogni formativi dell'utenza, l'offerta potrà avvalersi di progettazioni organizzative diverse, commisurate alle esigenze degli alunni e rispettose delle differenti età e delle eterogenee condizioni socio-culturali, ma tese al raggiungimento di finalità comuni. Tali finalità globali possono essere sintetizzate nei seguenti punti, in cui si riassume la cosiddetta “vision” dell'istituto, ossia l'insieme dei compiti ultimi che alla scuola sono attribuiti dalla società civile:



Sulla base di queste finalità la scuola si prefigge, come esito (“mission”) della propria azione di educazione e di istruzione, la formazione di una persona secondo il seguente profilo:





LE SCUOLE CHE COMPONGONO IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO


Scuola dell'infanzia “Beghi”

La scuola dell'infanzia “Beghi” è ubicata nel quartiere del Canaletto, che si estende nella zona costiera del levante cittadino ed è uno dei quartieri più antichi della città. L'arteria principale lungo la quale si snoda il quartiere – viale S.Bartolomeo – fu costruita alla fine dell'800, come via di collegamento tra il centro cittadino e i paesi costieri. Dagli anni '80 il quartiere è stato progressivamente oggetto di incremento dell'attività portuale, che ne ha profondamente modificato la morfologia. Oggi la via principale di accesso alla città, via Carducci, lo ha diviso in due, rendendolo zona di transito facilmente raggiungibile. La nuova viabilità ha però creato problemi di rilevanza ambientale (aumento del traffico leggero e pesante), di inquinamento acustico e di sicurezza. Il parco XXV Aprile costituisce un'oasi di aggregazione e di svago, offrendo giochi e spazi sicuri per i bambini, nonché la possibilità di organizzare iniziative pubbliche e private. Sul territorio si trovano inoltre il Palazzetto dello sport, il nuovo centro fieristico, una multisala ed un centro benessere, utilizzati sia dagli adulti che dai bambini. Altre importanti risorse culturali sono la biblioteca “Beghi”, il cinema e l'oratorio dei Salesiani. E' presente ed attiva la borgata marinara.

La popolazione del quartiere (8300 abitanti) presenta un'età media piuttosto elevata ed una stratificazione sociale eterogenea, sia per il livello socio-culturale che per la provenienza. Nel quartiere non sono particolarmente rilevanti problematiche di disagio sociale. I bisogni espressi dalle famiglie rispetto al tempo scuola sono diversificati, così come le richieste relative ai percorsi di formazione.

La scuola “Beghi” è stata costruita alla fine degli anni '70 e risulta particolarmente interessante anche dal punto di vista architettonico, poiché nasce da un progetto di scuola aperta, con spazi polivalenti ed ampie aree verdi circostanti. La scuola funziona con cinque sezioni ed accoglie 134 bambini.


Scuola dell'infanzia di Fossamastra

La scuola dell'infanzia di Fossamastra è sita nell'omonimo quartiere, antica borgata marinara, progressivamente trasformato dall'industrializzazione e dalla costruzione dei raccordi autostradali. La costa è stata cementificata ed occupata dalle attività del porto commerciale. La costruzione della nuova darsena ha comportato un'ulteriore modificazione dell'assetto del territorio. Gli impianti della centrale Enel costituiscono un'altra significativa ed incombente presenza all'interno del quartiere, che ha subìto negli anni un decisivo incremento dell'inquinamento atmosferico ed acustico. Nella zona retrostante viale S.Bartolomeo è presente una piccola area verde attrezzata con giochi, punto di ritrovo dei bambini e delle famiglie del quartiere.

La popolazione del quartiere (450 abitanti), poco numerosa, presenta un'età media piuttosto elevata ed una stratificazione sociale eterogenea, sia per il livello socio-culturale che per la provenienza. Nel quartiere sono presenti problematiche di disagio sociale. Le famiglie esprimono un bisogno di aggregazione ed identificano la scuola come possibile centro di incontro.

L'edificio scolastico della scuola dell'infanzia risale agli anni '30 e ha ospitato fino ai primi anni '90 anche una scuola primaria; il calo degli alunni, dovuto al decremento demografico e alla mobilità delle famiglie, ha comportato l'accorpamento della primaria all'istituto scolastico di Pitelli. La scuola dell'infanzia di Fossamastra è dotata di un ampio spazio verde. Attualmente funziona con due sezioni che accolgono 42 bambini.


La scuola primaria “G. Carducci”

La scuola primaria “G.Carducci”, situata nel quartiere del Canaletto (v. scuola dell'infanzia “Beghi”), è ospitata all'interno di un antico edificio, la cui costruzione risale agli inizi del XIX secolo, contestualmente alla prima urbanizzazione della città. Tale edificio è stato oggetto negli ultimi anni di un corposo intervento di ristrutturazione, per essere adeguato alle mutate esigenze dell'organizzazione scolastica.

Dalla seconda metà degli anni '90 la scuola primaria del Canaletto ha registrato un costante incremento di iscrizioni. Attualmente funziona con 14 classi, che accolgono globalmente 318 alunni, di cui 17 diversamente abili (5,34%) e 46 stranieri (14,46%).


La scuola secondaria di primo grado “U. Mazzini”

Il palazzo che ospita la scuola, sito in Piazza Verdi n. 13, è stato progettato nel 1912, eretto con tecniche d'avanguardia per l'epoca ed inaugurato alla presenza del re Vittorio Emanuele III nel 1923.

L'attuale scuola media nasce nel 1945 come “la scuola media N.1” della città, in sostituzione dei primi tre anni del ginnasio. E' la prima ad uscire dall'anonimato nel 1953, con l'intitolazione al poeta e studioso spezzino Ubaldo Mazzini.

Di antica e solida costruzione, l'istituto dispone di aule ampie e luminose, collocate su tre piani e su un piano rialzato. Durante l'anno scolastico 2000/2001 l'edificio ha subìto una sostanziale ristrutturazione (ascensore, nuovi servizi igienici, scala di sicurezza), che lo ha portato ad essere tra i pochi istituti scolastici completamente a norma (in base alla legge 626) della città. Per l'attività motoria viene utilizzata la palestra dell'edificio che ospita la scuola elementare G.Garibaldi, anch'essa sita in Piazza Verdi.

La scuola media Mazzini, situata nel centro della città, ha un'utenza socialmente eterogenea, proveniente non soltanto dai quartieri limitrofi, ma anche da zone periferiche, da scuole primarie pubbliche, paritarie e private. Per tradizione si tratta generalmente di alunni di estrazione socio-economica medio-alta, le cui famiglie si interessano attivamente all'andamento didattico e disciplinare dei figli, richiedendo per loro una preparazione atta a proseguire proficuamente gli studi. Non manca la presenza di alunni svantaggiati, per problemi di carattere familiare o sociale, e di alunni stranieri.

Attualmente la scuola funziona con 16 classi, ripartite in 5 corsi completi (A, B, C, D, E) ed in uno incompleto (F), per un totale di 403 alunni; di essi 4 sono diversamente abili (0,99%) e 48 sono stranieri (11,91%).



ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA


Scuole dell'infanzia

Entrambe le scuole (Beghi e Fossamastra) funzionano dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 16.00, con possibilità di ingresso anticipato e di uscita antimeridiana alle ore 12.15. E' disponibile il servizio di refezione scolastica.


Scuola primaria “G. Carducci”

La scuola funziona dal lunedì al venerdì, con possibilità di scelta tra il tempo 30 ore e il tempo 40 ore.

Il tempo 30 ore, attualmente in vigore in 12 classi, prevede settimanalmente il seguente orario: 3 giorni dalle 8.00 alle 13.00 e 2 giorni lunghi dalle 8.00 alle 16.30.

Il tempo 40 ore, attualmente in vigore in 2 classi, prevede settimanalmente il seguente orario: tutti i giorno dalle 8.00 alle 16.00.

E' disponibile il servizio di refezione scolastica.


Scuola secondaria di primo grado “U. Mazzini”

La scuola funziona dal lunedì al sabato con la seguente articolazione, determinata dalle scelte delle famiglie:

tempo scuola con 30 ore settimanali:


tempo scuola con 36 ore settimanali:

Nelle sei ore aggiuntive vengono svolte, dagli insegnanti curricolari, attività mirate al consolidamento ed al potenziamento dei contenuti disciplinari.


E' disponibile il servizio di refezione scolastica.



LE FINALITA' EDUCATIVE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO N. 6


L'Istituto Comprensivo n.6 promuove attività finalizzate alla formazione di soggetti preparati all'inserimento costruttivo e critico nella società, proponendo occasioni formative atte a favorire lo sviluppo armonico delle potenzialità individuali e la capacità di comprendere e trasformare la realtà. I docenti ritengono che la funzione principale dell'istituzione scolastica sia quella di guidare l'alunno nel suo processo di crescita, volto alla realizzazione graduale della sua complessa personalità e della sua evoluzione psicologica, sociale e culturale, tenendo presenti i caratteri e le esigenze della società nella quale i minori si trovano a vivere e ad operare. Ciascun alunno viene valorizzato nelle risorse personali e a tutti è assicurato un clima sano e sereno, con attività molteplici e stimolanti, volte alla crescita e alla maturazione delle capacità individuali, nonché alla promozione del senso di appartenenza al proprio gruppo classe ed alla comunità scolastica in generale.

Attraverso la collaborazione ed il proficuo confronto, l'impegno dei docenti è quello di soddisfare i bisogni di tutti gli alunni nel modo più adeguato ed aggiornato, utilizzando al meglio i mezzi a disposizione.


Le finalità educative che sottendono a detto percorso prevedono:


prevenzione del disagio


Tali finalità vengono perseguite attuando adeguate strategie, quali:


scuola dell'infanzia: tempo prolungato

scuola primaria: struttura a 30 o a 40 ore

scuola secondaria di primo grado: struttura a 30/36 ore

scuola dell'infanzia: la sezione è il modulo base dell'organizzazione scolastica; le sezioni risultano eterogenee al loro interno, sia per età che per livelli di sviluppo

scuola primaria e scuola secondaria di primo grado: la classe è il modulo base dell'organizzazione scolastica; le classi, formate per fasce d'età, risultano eterogenee al loro interno, in riferimento ai livelli di sviluppo, ma omogenee tra loro, secondo standard di riferimento condivisi; è prevista la suddivisione degli alunni in piccoli gruppi, anche trasversali rispetto alle classi, per la realizzazione di attività laboratoriali, di recupero e di potenziamento



FUNZIONE DOCENTE


Gli operatori della scuola, vista l'importanza e la delicatezza del servizio che sono chiamati a svolgere, si attengono ad adeguati comportamenti deontologici, che possono essere così sintetizzati:


Ambito formativo


Ambito didattico


Ambito organizzativo


Data l'importanza e la molteplicità delle proposte formative offerte agli alunni, emerge la necessità che la realizzazione della programmazione educativa e didattica sia collegiale. I docenti ritengono indispensabile riunirsi ed affrontare insieme fasi e problematiche comuni, quali l'elaborazione dei piani di lavoro (sia all'interno dei singoli campi d'esperienza e delle singole aree disciplinari che in una prospettiva verticale di collegamento tra i diversi ordini di scuola), le attività interdisciplinari, le metodologie, gli obiettivi educativi, la definizione dei livelli di partenza di ogni alunno con i conseguenti interventi individualizzati, la verifica del lavoro svolto, la valutazione. In particolare, per la scuola secondaria di primo grado, sono previste riunioni per materia, al fine di individuare obiettivi disciplinari, percorsi didattici, prove comuni di entrata.



OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI


Sulla base delle finalità educative riportate sopra, il collegio dei docenti dell'I.S.A 6 formula i seguenti obiettivi educativi e didattici, che si intendono trasversali rispetto agli specifici insegnamenti e graduati a seconda delle diverse fasce d'età e delle diverse tappe del percorso formativo:


Obiettivi trasversali educativi:

1. Socializzare:


2. Acquisire un comportamento corretto e responsabile:


3. Partecipare alla vita scolastica in modo produttivo:


4. Acquisire coscienza di sé, maturando progressivamente la personalità:


Obiettivi trasversali didattici:

1. Ascoltare:


2. Osservare:


3. Comunicare:


4. Operare:



PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE E PROGETTAZIONE INTEGRATIVA


Il raggiungimento degli obiettivi esplicitati sopra è affidato da una parte all'attuazione del curricolo di base, indicato dal sistema nazionale di istruzione, dall'altra alla realizzazione di attività formative elette dalla scuola per strutturare il curricolo nel modo più adeguato alle esigenze locali e ai bisogni derivanti dal contesto socio-culturale in cui gli alunni vivono. In ottemperanza alla legge 59 del 1997, inoltre, il collegio dei docenti può ampliare ed arricchire ulteriormente l'offerta formativa deliberando l'attivazione di specifici progetti integrativi.


Il curricolo base dei diversi ordini di scuola è costituito da tutte le attività di insegnamento e di apprendimento atte a produrre negli alunni adeguate competenze. Il documento di riferimento cui gli operatori scolastici sono tenuti ad attenersi è dato dalle Indicazioni per il curricolo, predisposte dal Ministero della Pubblica Istruzione. Questo testo articola il curricolo dai 3 ai 14 anni in campi di esperienza per la scuola dell'infanzia e in aree disciplinari per la scuola del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado). Esso può essere così rapidamente sintetizzato:


Scuola dell’Infanzia:

CAMPI D’ESPERIENZA

Il sé e l'altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

Il corpo in movimento: identità, autonomia, salute

Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità

I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura

La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura

Religione cattolica (facoltativa)


Scuola del primo ciclo:

DISCIPLINE ED AREE DISCIPLINARI

Area linguistico-artistico-espressiva: italiano, inglese, seconda lingua comunitaria (dal primo anno della scuola secondaria), musica, arte ed immagine, scienze motorie e sportive

Area storico-geografica: storia, geografia

Area matematico-scientifico-tecnologica: matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia

Educazioni “trasversali”: alla convivenza civile, alla salute, all'affettività, all'ambiente

Religione cattolica (facoltativa)


Per quel che riguarda la scuola secondaria di primo grado, la seconda lingua comunitaria può essere scelta tra il francese e lo spagnolo.


In fase di programmazione curricolare i docenti dell'ISA 6 si attengono dunque alle Indicazioni sopra citate, cui si rimanda, rispettandone le finalità, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento.

In sintonia con lo spirito che informa l'istituto comprensivo, i docenti sono altresì particolarmente attenti a garantire continuità all'intero percorso educativo e a raccordare in modo ancora più preciso e dettagliato il lavoro svolto durante le diverse tappe, superando l'approccio fondato su ordini e gradi scolastici separati. Per questa ragione un'équipe di insegnanti sta procedendo all'individuazione e alla stesura dei livelli di competenza che l'alunno è chiamato a raggiungere, nei diversi campi disciplinari, al termine di ogni fase del processo formativo (competenze in entrata ed in uscita). Una griglia così predisposta concorrerà ad indirizzare gli insegnamenti e gli apprendimenti secondo un percorso unitario e continuativo, dalla scuola dell'infanzia a quella secondaria di primo grado, con la prospettiva di giungere a realizzare quanto prima un “curricolo verticale”, centrato sullo sviluppo delle competenze degli alunni.


Data la variegata realtà scolastica e territoriale in cui si trova ad operare, l'ISA 6 cerca di attuare una programmazione caratterizzata dalla massima flessibilità possibile, in modo da far acquisire a tutti gli alunni gli obiettivi prefissati, utilizzando anche percorsi differenziati che tengano conto delle caratteristiche di ciascuno. Se da una parte è presente una fascia di alunni svantaggiati, cui negli ultimi anni si sono aggiunti ragazzi provenienti da paesi stranieri, spesso con difficoltà di lingua e di inserimento, dall'altra non manca una consistente fascia di studenti dotati di notevoli potenzialità, che vanno coltivate ed incentivate. Fermo restando l'obiettivo di evitare un appiattimento verso il “basso”, le attività educative e didattiche specificamente proposte dal nostro istituto vengono incontro a due esigenze fondamentali:

Le proposte della scuola, inoltre, concorrono a promuovere una formazione più integrale della personalità dell'alunno, stimolandone interessi ed attitudini personali, incentivando aspetti quali la creatività e l'espressività, la sensibilizzazione verso i problemi dell'ambiente, l'attività fisica, ecc. Alcuni progetti, infine, sono pensati specificamente per i ragazzi dell'ultimo anno della scuola secondaria, e puntano a costituire un solido trampolino di lancio verso la scuola superiore, fornendo conoscenze ed abilità necessarie per agevolare l'impatto con il successivo ciclo di istruzione.


La flessibilità dell'offerta trova attuazione nelle diverse opzioni di tempo scuola proposte, articolate sulla base delle esigenze dell'utenza in concomitanza con esigenze più strettamente didattiche, nonché in una serie di iniziative decise dai docenti per rispondere in modo più adeguato, come indicato sopra, ai bisogni formativi degli alunni: scelta di temi di studio, attività di ampliamento curricolare, attività di recupero e di sostegno, attività di potenziamento, insegnamenti facoltativi, ecc. Alcune di queste iniziative vengono inserite nella programmazione educativa e didattica in sede di consiglio di classe/di interclasse/di sezione e vengono svolte da tutto il gruppo classe, principalmente durante le ore curricolari. Altre invece contemplano insegnamenti aggiuntivi e facoltativi, e vengono pertanto svolte da gruppi di alunni, anche a classi aperte, in orario extracurricolare.

Di seguito viene fornita una sintetica presentazione delle attività e dei progetti promossi dall'istituto, alcuni dei quali si avvalgono della collaborazione di enti ed agenzie territoriali o di professionisti esterni. Per una presentazione più dettagliata dei progetti si rimanda al piano annuale (tra gli allegati del P.O.F).


Scuola dell'infanzia e scuola primaria








Scuola primaria



Scuola secondaria di primo grado






















METODOLOGIE


Il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno definire alcune linee metodologiche comuni, per favorire una mediazione didattica improntata a collaborazione, fiducia e disponibilità tra tutti gli operatori coinvolti nel processo educativo.

Si cercherà di attuare il pieno coinvolgimento degli stessi allievi nei percorsi formativi, esplicitando fin da subito gli obiettivi prefissati, le abilità che si intendono promuovere, i metodi che si impiegheranno, i criteri che guideranno le verifiche e le valutazioni.

La trattazione dei contenuti sarà effettuata partendo possibilmente da stimoli concreti, volti a sollecitare la curiosità e l'intuizione, ed incanalando le risposte all'interno di itinerari guidati, in modo da condurre gli alunni da una comprensione immediata e superficiale ad una comprensione analitica. Nell'avviare i procedimenti che favoriscono l'apprendimento, si terrà naturalmente conto delle trasformazioni che nell'età evolutiva avvengono anche nelle strutture del pensiero, quali ad esempio la sempre maggior capacità di astrazione, che consente operazioni mentali via via più complesse.

Sarà preferita la problematizzazione degli argomenti alla pura esposizione. Gli alunni saranno avviati a riconoscere la criticità delle situazioni, in modo da acquisire un atteggiamento aperto alla ricerca di soluzioni alternative.

Si utilizzerà il metodo della ricerca intesa come procedimento di scoperta, per permettere agli alunni di sentirsi coinvolti nel percorso con atteggiamento consapevole e per fornire loro un metodo di studio stimolante ed aperto.

Verranno curati spazi di riflessione personale e di lavoro individuale, ma saranno svolte anche attività di gruppo, per incentivare momenti di confronto e spirito di collaborazione; il lavoro per gruppi consentirà inoltre di operare didatticamente in base ai livelli di apprendimento, offrendo ai meno abili la possibilità di consolidare le proprie acquisizioni e potenziando le capacità di chi è più motivato.


Nell'ambito del proprio specifico insegnamento ciascun docente si atterrà alle seguenti linee metodologiche, che si intendono graduate sulla base delle diverse fasce d'età ed applicate in modo adeguato ai singoli contenuti :




INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
ED IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO


L'integrazione scolastica trova i suoi fondamenti nel dettato costituzionale ed ha come obiettivo “lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nelle comunicazioni, nelle relazioni, nella socializzazione” (art. 12, L.104/92).

Il percorso di integrazione costituisce una sfida, la cui soluzione modifica ed arricchisce non solo gli alunni inseriti, ma tutta la comunità educante. Esso nasce dalla partecipazione di tutti coloro che gravitano intorno all'alunno (docenti, genitori, operatori sanitari, personale educativo, collaboratori scolastici, compagni). I genitori, in particolare, sono chiamati a partecipare attivamente alla definizione del percorso di integrazione, anche attraverso la narrazione del loro vissuto.

Lo sforzo dei docenti è teso a far sì che l'inserimento dei soggetti svantaggiati sia effettivo, non solo in vista dello sviluppo di tutte le loro potenzialità, ma anche per un' integrazione positiva e gratificante nel gruppo classe. Il collegio promuove la convinzione che l'alunno in situazione di handicap debba essere condotto a percepire che i “compiti” della classe non sono a lui totalmente estranei, ma che possono essere condivisi ed appresi, anche se a differenti livelli. Il soggetto diversamente abile non deve essere estraniato, ma deve partecipare, per quanto possibile, alle attività della classe, semplificate o comunque adattate alle sue capacità.

Dal punto di vista metodologico il primo passo è quello di definire, tramite osservazione occasionale e sistematica, il tipo di problematica e i bisogni dell'alunno, indagando, e successivamente intervenendo, in tutte le aree che compongono la sua personalità: area emotiva/affettiva/relazionale; area dell'autonomia; area cognitiva. Sulla base di quest'analisi viene steso un piano educativo personalizzato (PEI) che prevede, nella misura massima possibile, tutte le discipline della programmazione di classe, affrontate a diversi livelli, sulla base delle potenzialità dell'alunno. I percorsi possono essere più o meno ridotti, ma devono essere riconducibili alla “cultura” delle singole discipline. Tale piano educativo viene elaborato da un gruppo di lavoro costituito da: dirigente scolastico, docente di sostegno, rappresentante dei docenti curricolari, famiglia, operatori ASL. Lo stesso gruppo si riunisce in corso e a fine d'anno per opera di monitoraggio e verifica.

In ottemperanza alla legge 104/92 è inoltre prevista la costituzione di un gruppo tecnico (G.L.H.I), composto da tutti gli insegnanti di sostegno della scuola, dalla funzione strumentale per l'handicap, dai genitori degli alunni diversamente abili iscritti presso l'istituto e da un rappresentante degli insegnanti curricolari per ogni ordine di scuola. Tale gruppo, ai cui incontri possono partecipare anche gli assistenti alla comunicazione e all'autonomia e gli operatori ASL, ha il compito di:


Il gruppo G.L.H.I. si riunisce all'inizio dell'anno scolastico ed in tutti i casi in cui lo richiedano il dirigente scolastico, le famiglie o gli operatori del servizio scolastico.



L'INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI


Il fenomeno dell'accoglienza e dell'inserimento degli alunni stranieri, per la maggior parte extracomunitari, ha portato anche il nostro istituto a confrontarsi con un'utenza scolastica nuova rispetto al passato e lo ha spinto ad attivarsi per rendere questa integrazione quanto più possibile agevole e proficua per tutta la comunità scolastica. La visione condivisa dai docenti è che gli alunni stranieri siano accolti e supportati nelle varie difficoltà che possono incontrare - di carattere linguistico, sociale, culturale – con l'impiego di risorse appositamente dedicate e nella salvaguardia degli standard didattici ed educativi che le nostre scuole da sempre offrono. A questo scopo opera nell'istituto una funzione strumentale per l'intervento sugli alunni stranieri in difficoltà, e sono attivati appositi progetti (v. sopra). Per supportare gli insegnanti coinvolti, l'ISA 6 ha steso un protocollo di accoglienza per gli allievi stranieri e partecipa a progetti in collaborazione con enti ed istituti del territorio, avvalendosi anche della presenza dei mediatori culturali.



VALUTAZIONE


Uno dei momenti fondamentali del processo educativo è quello della valutazione, intesa non più come un giudizio di merito attribuito all'alunno sulla base dei risultati conseguiti, ma come monitoraggio dell'intero percorso formativo, che tenga conto sia della situazione di partenza che degli interventi attivati dai docenti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. All'interno dei processi di apprendimento il momento valutativo stesso assume dunque una funzione formativa.

Per garantire il raggiungimento di una valutazione corretta ed uniforme il collegio dei docenti ha fissato i seguenti criteri:


  1. La valutazione è relativa alla globalità degli aspetti che compongono la personalità dell'alunno e sarà pertanto indirizzata verso le seguenti aree:

- area socio-affettiva (percezione di sé, degli altri, della realtà)

- area comportamentale e relazionale (rapporti interpersonali, responsabilità, autonomia, impegno, partecipazione)

- area cognitiva (linguaggi, processi cognitivi, competenze, conoscenze)

  1. La valutazione è personale. Essa tiene conto delle peculiarità dell'alunno e della sua situazione iniziale, sulla base delle quali saranno predisposti obiettivi rapportati alle reali capacità

  2. La valutazione è formativa. Essa regola il processo di formazione sulla base dei risultati raggiunti e guida l'alunno a conoscere e a sviluppare le proprie potenzialità; non deve limitarsi al censimento delle lacune, ma piuttosto evidenziare i progressi registrati

  3. La valutazione è orientativa. Essa permette di delineare le attitudini e gli interessi di ciascun alunno, e gli fornisce elementi utili per determinare le scelte scolastiche future

  4. La valutazione è chiara, rispettosa, incoraggiante

  5. La valutazione è trasparente. Alunni e genitori devono essere informati in merito agli obiettivi da perseguire e ai criteri che ispirano il processo valutativo nelle sue diverse fasi.


La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche. Sulla base degli esiti della valutazione periodica, i docenti predispongono gli interventi ritenuti necessari al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti.

Per operare le sintesi valutative gli insegnanti adottano modalità e strumenti specifici per ogni ordine di scuola, che prevedono, comunque, osservazioni sistematiche e verifiche iniziali e periodiche. Inoltre, a livello nazionale, dall'anno scolastico 2009/2010 l'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d'Istruzione (INVALSI) effettua verifiche periodiche sulle conoscenze e sulle abilità acquisite dagli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa. Tali prove sono previste per le classi II e V della scuola primaria e per la classe I della scuola secondaria di primo grado.


In relazione al processo valutativo, l'anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri (per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado). Alle famiglie vengono rilasciati i seguenti documenti:


Scuola primaria: schede di valutazione, con votazione espressa in decimi accompagnata da un sintetico giudizio globale, consegnate alla fine di ogni quadrimestre


Scuola secondaria di primo grado:


Per la scuola secondaria di primo grado è previsto inoltre l'esame di stato conclusivo del ciclo d'istruzione, che valuta le competenze acquisite nel corso triennio e si svolge sulla base di prove organizzate dalle commissioni d'esame e su prove predisposte e gestite dall'INVALSI. Anche per la seconda lingua comunitaria (spagnolo o francese) è prevista la prova scritta. La valutazione d'esame, espressa in decimi, viene riportata, insieme ad un sintetico giudizio riguardante le diverse aree disciplinari, sul foglio delle competenze rilasciato alle famiglie a conclusione dell'ultimo anno scolastico.



RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA


Affinché l'azione educativa dei genitori proceda di concerto con quella della scuola, è auspicabile la partecipazione delle famiglie a tutti i momenti di confronto promossi dall'istituto, quali:



Si intende che, in presenza di situazioni particolari, ulteriori colloqui possono essere richiesti in qualunque momento dell'anno scolastico dai genitori, dagli insegnanti e dal Dirigente.


Per la scuola secondaria di primo grado è previsto anche, nel corso dell'anno scolastico, l'invio di informativa scritta alle famiglie per metterle a conoscenza di eventuali situazioni di difficoltà. Ai genitori degli alunni delle classi terze, inoltre, viene comunicato un giudizio orientativo in vista dell'iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado; tale giudizio non è vincolante, ma è espressione di una valutazione globale dell'intero consiglio di classe sulle potenzialità e sulle attitudini dell'alunno rilevate nel corso del triennio.



FIGURE DI SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO


Nell'ISA 6 sono previste alcune figure che affiancano quella del Dirigente:



Il collegio dei docenti, in base al C.C.L.N. vigente, ha inoltre attivato alcune funzioni strumentali all'insegnamento nelle seguenti aree:




ALLEGATI DEL P.O.F




INDICE


Indice generale

L'ISTITUTO COMPRENSIVO N. 6 3

LE SCUOLE CHE COMPONGONO IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO 5

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA 7

LE FINALITA' EDUCATIVE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO N. 6 8

FUNZIONE DOCENTE 11

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI 12

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE E PROGETTAZIONE INTEGRATIVA 14

METODOLOGIE 22

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
ED IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO 23

L'INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI 25

VALUTAZIONE 25

RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA 27

FIGURE DI SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO 28

ALLEGATI DEL P.O.F 29











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